EDILIZIA, IL COMUNE DI RIMINI BOCCIA MILLE RICHIESTE. RUE E PSC ARRIVERANNO IN PRIMAVERA
Edilizia: sono un migliaio le richieste da bocciare sulle oltre 2mila presentate agli uffici del comune di Rimini. Un deciso taglio al cemento che è “frutto di un puntuale lavoro di archiviazione e studio che l’amministrazione sta svolgendo da oltre un anno”, risponde l’assessore Roberto Biagini pensando a chi più o meno da un anno accusa la giunta di immobilismo rispetto all’approvazione di Psc e Rue guardando alle imprese edili in crisi nera. L'approvazione, spiega Biagini, arriverà in consiglio entro la prossima primavera assieme al piano acustico, che sarà modificato perché giudicato troppo rigido, e al piano per l’aeroporto, che ha richiesto più tempo a causa di nuove richieste da Enac.
Il taglio è inevitabile. Le osservazioni a Psc e Rue allo studio del comune sono 1.741 e il totale delle richieste è di 2.168 1 milione e 575mila metri quadri, esageratamente tanto rispetto i 525mila metri quadri previsti dal Psc (5.400 appartamenti). Non si può fare, quindi, e tra l’altro la giunta, fosse possibile, neanche vorrebbe.
Biagini continua a sciorinare numeri per dare un’idea del fatto, dice, che “i tempi sono cambiati, non per un vezzo dell’amministrazione, ma per via della crisi” e perché si è già consumato fin troppo suolo. Nel corso dell’ultimo anno, per esempio, si sono più che dimezzati i permessi per costruire rilasciati dagli uffici di Rimini, dai 109 del 2011 ai 51 del 2012 (nel produttivo da 36 a 13). Le dia (denuncia inizio attività) sono quasi un terzo, da 1.200 a 460. Non va meglio per gli accordi con i privati, 32 progetti bocciati su 55 assieme a 13 piani particolareggiati.
La maggioranza sembra per ora compatta attorno alla giunta. “Il 2013 sarà il rinascimento urbano di Rimini”, dice il capogruppo del Pd in consiglio, Marco Agosta, che sulla questione urbanistica ha chiesto alla giunta segnali di vita. “E’ questione di settimane e saremo in grado di presentarvi il masterplan della città, di come sarà”.
Chiarimenti che non bastano però al gruppo del Pdl in consiglio che ha chiesto di arrivare a votare Psc e Rue entro fine anno. “Siamo pronti a chiuderci dentro il consiglio e a lavorare ininterrottamente fino a quando Psc e Rue non saranno approvati, solo per il bene della città”, dice il capogruppo Alessandro Ravaglioli. “Abbiamo fatto una ricognizione tra imprese e categorie e la situazione è davvero drammatica perché l’altro problema serio è anche il ritardo dell’adozione del Poc: la legislatura Gnassi passerà alla storia come quella che non ha realizzato neanche una opera pubblica”.
Tra i numeri della minoranza le flessioni dell’80 per cento di interventi nelle aree di espansione, del 50 per cento di fatturato nel settore edilizia del 50 per cento di imprese chiuse o bloccate, 20 per cento di calo occupazionale. “Con un ritardo di 11 anni - dice Gioenzo Renzi - stiamo attendendo l’approvazione di Psc e Rue da 18 mesi: ci è costato 1 milione di euro. E con ciò, comunque, ci tengo però anche a precisare che non è vero che noi siamo per il consumo del suolo”. Il problema è “un altro - fa notare Giuliana Moretti - e cioè che quello dell’emergenza abitativa con le 1.400 famiglie in lista d’attesa per la casa popolare. Rimini crolla poi se si confronta il numero degli appartamenti messi a disposizione per le giovani coppie con quelli disponibili nelle altre città della Regione”. “Bloccata è anche l’autocostruzione”, sottolinea Nicola Marcello, con, tra gli esempi, un progetto da 25 milioni proposto da sette cooperative e destinato proprio alla costruzione di alloggi destinati al sociale e bloccato dal Comune.
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